sabato 8 ottobre 2011

Mela morsicata o segnapassi?



Pochi giorni fa è morto un grande uomo. Con le sue idee ha migliorato la qualità di vita di tutta l'umanità, rivoluzionando il settore di sua competenza. Se pensate che stia parlando di Steve Jobs, la (X) là in alto per chiudere la finestra è la strada che fa per voi.
Mi sto riferendo a Wilson Greatbatch, l'inventore del pacemaker, un oggetto che ha permesso negli ultimi cinquant'anni di salvare migliaia, forse milioni, di vite.
Ora, fino alla sua morte nemmeno io sapevo chi fosse Wilson Greatbatch. Ma non è questo il punto.
Noi in questi giorni preferiamo osannare l'inventore dell'iPhone piuttosto che dare la giusta visibilità a chi ha contribuito molto al bene dell'umanità. E, sarò matto io, ma ci vedo qualcosa di profondamente sbagliato.
Steve Jobs, non mi stancherò mai di ripeterlo, è stato un grande uomo. Ha ideato strumenti eccezionali che tutt'oggi non hanno concorrenti nel mercato. Quello che mi infastidisce oltremodo è la beatificazione di quello che a conti fatti è stato solo un grandissimo imprenditore, a cui si sta assistendo in questi giorni senza sosta da parte dei media e da parte di tutti in generale (basta scrollare le pagine di facebook o twitter). Vengono citate frasi di Jobs manco fosse Jim Morrison ("stay hungry stay foolish" non è nemmeno sua a ben vedere), c'è chi addirittura lo paragona a Leonardo Da Vinci (da brivido il raffronto), c'è pure chi s'è messo a fare le veglie funebri davanti agli Apple Store.
La società moderna ha bisogno di mitizzare e Steve Jobs è l'emblema perfetto per questo istinto umano malsano. L'istinto del consumismo, come una bestia famelica, nero, feroce, torna sempre a galla.
Ed intanto l'inventore del pacemaker deve accontentarsi di un articoletto a fondo pagina sui siti d'infomazione. Chissà, forse se Steve Jobs avesse avuto bisogno di un pacemaker, Wilson Greatbatch avrebbe avuto più visibilità. Chissà.

1 commento:

  1. Bravo, sono d'accordo. Basta beatificare Jobs, dalle scene di questi giorni sembra che sia morto Gandhi e non un capitalista in blue jeans che sfruttava manodopera a bassissimo costo in giro per il mondo.

    Sante

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