mercoledì 27 aprile 2011

Il basilico, Firenze, i Ministri, il re, il podere, un papero, una baronia ed io prima



Oggi non ho un idea ben precisa da riversare sul blog per rendere partecipi i miei pochi afecionados di una lettura interessante. Per cui, visto che comunque la voglia di scrivere c'è, ho deciso di fare una specie di compilation di cose che qua e là nelle ultime settimane mi hanno colpito, divertito, emozionato, innervosito, eccetera eccetera. Perlomeno di quelle che mi ricordo. Ah, come al solito l'ordine non determina l'importanza delle singole voci. Soprattutto perchè alcune non hanno assolutamente importanza.

*) Il basilico: via Bonnet si macchia di verde! In preda ad una curiosa forma di shopping compulsivo tinto con i colori della green economy casalinga, il sottoscritto ha comprato lunedì scorso i seguenti prodotti orticoli: 1 vaso in plastica del diametro di 25cm, 1 sottovaso in plastica del diametro di 27cm, un sacco da un paio di kg di terra fertile, un vasetto contente circa 20 piantine di basilico. Appena a casa, sotto lo sguardo perplesso di Garo, si è proceduto allo svasamento ed al trapianto della piantine in una nuova dimora più confortevole, dove ora stanno prosperando sotto le mie amorevoli cure. Noi saliremo sopra gli alberi ...

*) Firenze ed il Chianti cushta pok ma l'è bòn: weekend omaggio per Arianna Bandini, a cui si accozza anche l'ingegner Vezzoni che non ha mai visto la città. Una palla da bowling con scritto su Homer, in poche parole. Forse un pò di più, visto che alla donzella sembra esser piaciuto. Città splendida Firenze, romantica, pregna di storia e di cibo buono. E quel bottiglione da un litro e mezzo di Chianti al Perseus ...

*) I Ministri: questo trio milanese, che troppo a lungo ho snobbato, gasa mica male. Bei testi, belle musiche, bella voce. Qua bisogna andare a vederli dal vivo il più presto possibile.

*) Il Re: sotto la spinta del rock italiano che nell'ultimo periodo di martella, con il gruppo (di cui sul blog non ho mai parlato, ma chi mi è vicino si sente fracassare fin troppo spesso i maroni da me) si è buttato giù la bozza di un primissimo pezzo in italiano. E' solo un germoglio ma chissà che, ad innaffiarlo bene (di birra), non diventi qualcosa di bello.

*) Podere Magi Meconi: non soddisfatto della trasfera fiorentina datata solo alla settimana precedente, il sottoscritto è tornato in Toscana perchè Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi. E giù a mangiare, di nuovo. Fatto il pieno di salsicce e ciambellini si torna al 'freddo' Nord, non prima di essersi goduto un bel pò di coda in autostrada.

*) Anatrino: riprendo in mano un libro dei sempre più straordinari Wu Ming (forse al momento i miei autori preferiti) e all'interno di Anatra All'Arancia Meccanica leggo la spettacolare storia di un Paperino cosciente che sviluppa ideologie comuniste, che lotta il potere capitalista rappresentato da Paperone, che si piega ma non si spezza. E' uno splendido racconto, prendetevi 10 minuti e leggetelo, ne varrà la pena: http://www.wumingfoundation.com/pdfdownload/Canard_pdf.zip

*) Il Barone Granata: eh già, alla fine la mia idea di regalo messa nel congelatore e conservata con gelosia per lungo tempo è venuta buona. Ed ora ci troviamo con un Simone Granata non solo Ingegnere Magistrale, ma pure Barone di Sealand. Un mostro peggio di Godzilla.

*) Si stava meglio quando si stava peggio: quant'è vero! Quando me ne sbattevo della politica, vivendo da ignorante, stavo molto meglio. Ora purtroppo che la seguo, il sapore di cenere non abbandona mai la bocca. Ma sono troppo un amante della conoscenza per tenere gli occhi chiusi; chissà quanti me l'avranno detto prima ed io, testardo come un mulo, facevo spallucce. Si stava meglio prima, comunque.


Può bastare così direi, ho cianciato abbastanza. Quack!

sabato 9 aprile 2011

SLF amarcord





Come ricordava Dario qualche giorno fa, sono già passati tre anni da quell'indimenticabile serata in cui undici ragazzi poco più che ventenni realizzarono forse il più grande evento privato mai organizzato a Cremona. Sto parlando del Segui La Freccia, naturalmente.
E non esagero a definirlo come l'evento privato più grande mai organizzato nella piccola città del torrone e del Torrazzo perchè, nonostante l'assenza di numeri ufficiali, vennero venduti circa 750 biglietti ed è realistico conteggiare almeno un centinaio di "imbucati" (principalmente si trattò di gente con biglietti falsi). Sto parlando quindi di una festa con 850 persone, organizzata da 11 persone: come se ognuno di noi avesse predisposto un piccolo party da 77 persone. Continuiamo con i numeri? Mi giunse più di una volta all'orecchio la voce che qualcuno fosse convinto che noi avessimo fatto su un bel gruzzoletto dal SLF; ebbene, considerando che le spese sfiorarono quasi i 4 zeri (!!!) riuscimmo a racimolare poco più di cento euro a testa, a seconda delle quote iniziali di investimento (ebbene si, ci fu anche quello, una suddivisione iniziale in quote!).
L'inizio della storia fu semplice, lo ricordo come se fosse ieri. Incontrai Dario in aula studio del politecnico durante un intervallo di lezione e lui mi disse di avere un idea (alla Martin Luther King): organizzare una festicciola per 100-150 persone, la location era ancora da decidersi ma la più probabile era una palestra dello Zaist che affittavano per compleanni e cose del genere. Perchè si rivolse a me per primo? Ancora dopo tre anni non lo so. Forse perchè avevo un gruppo e poteva interessarmi organizzare un evento che potesse essere in qualche modo "pubblicitario" per gli ormai defunti Stramonium, o forse sono solo capitato nel posto giusto al momento giusto, come si suol dire. Fatto sta che l'idea mi incuriosì, saltammo entrambi la rimanente parte di lezione e dalla prima chiaccherata ne risultarono proposte interessanti: una di queste fu quella di coinvolgere Enzo, principalmente perchè esperto nella preparazione di eventi ed amico con circa mezzo mondo.
Quell'atto, secondo me, fu come gettare benzina sul fuoco.
L'idea del SLF crebbe in maniera esponenziale coinvolgendo altre otto persone per poter sostenere i costi e crebbe l'efficienza dell'apparato organizzativo; iniziarono le riunioni per decidere la location, che intrattenimenti proporre, che consumazioni offrire (ah, l'open bar!), quanto far pagare; poi ci furono i file excel con la contabilità per tener d'occhio le spese che crescevano ogni giorno di più e per tenere d'occhio quel limite di persone che ci avrebbe garantito di non smenare dei soldi nell'impresa (550, un enormità!); ci furono un'infinità di decisioni da prendere e mille votazioni (grazie a dio eravamo dispari!); ci fu ansia e preoccupazioni (ricordate ragazzi la situazione dei biglietti venduti a tre giorni dal SLF?). Ma alla fine tutto filo liscio (o quasi) ed ora posso guardare al passato con soddisfazione poichè il SLF fu una grande festa.
Un piccolo aneddoto per i non addetti ai lavori riguarda la scelta del nome; fu una delle prime esigenze che emersero dalle riunioni, ricordo bene. Serviva un nome per la festa che fosse accattivante e diverso dal solito, e la proposta che alla fine vinse il ballottaggio fu proprio quella di Enzo, Segui La Freccia. Per capire il perchè si doveva tornare indietro di qualche anno, ad un party imbastito da Enzo in casa propria che sfociò in un orgia pazzesca di gente ... il motivo? Dei suoi amici disseminarono Piadena e dintorni di cartelli con una bella freccia da seguire, per arrivare a casa di Enzo, e la gente lo fece! E fu quello il vero primo Segui La Freccia, l'antenato della festa che anni dopo riproponemmo noi (con ben altre proporzioni però!).
La scelta del nome fu uno dei tanti dibattiti che si susseguirono per quasi 4 mesi fra gli undici soci organizzatori che erano a mio avviso suddivisi in due partiti: i Razionali ed i Creativi. Nel primo partito c'eravamo io, Sine, Cremo, Ale, Pippo ed il Tiuz; nel secondo c'erano Dario, Enzo, Garo, Gio ed Abbia. I "Creativi" erano il cuore del gruppo, sfornavano mille idee ad ogni riunione e 999 si rivelavano irrelizzabili, ma senza il loro entusiasmo ed -appunto- la loro creatività non ce l'avremmo mai fatta. I Razionali invece erano la mente, quelli che stavano con i piedi per terra, che smorzavano i toni ma senza la loro praticità saremmo stati sommersi dalle spese e probabilmente indebitati fino al collo.
La ricetta si rivelò perfetta ed i risultati lo dimostrarono. Una location splendida, il Relais Convento alle porte di Cremona. Intrattenimento ben organizzato e variegato, con prima io ed i fù Stramonium a produrre del buon rock e poi Ale ed il reparto Dj a far ballare la gente. L'open bar fece la sua porca figura e lo si potè facilmente capire dall'elevatissimo numero di persone ubriache barcollanti per le sale a fine serata. Insomma fu un successo.
E per questo successo mi voglio congratulare, anni dopo, con tutti gli organizzatori e soprattutto con la persona che ebbe quell'idea originale e che più di tutti si sbattè per realizzarla: bravo Darietto!

sabato 2 aprile 2011

I Laureati



Questo post lo voglio dedicare a tre persone; non proprio figure qualunque, anzi direi proprio tre pietre angolari nella mia vita. Sto parlando di Arianna, la mia ragazza, e del Ghido e Grana, due fra i miei più cari amici. Voglio dedicare loro questo intervento perchè si sono da poco laureati, tutti e tre, e ci tengo a far sapere quanto sono orgoglioso di loro. Quindi voi tre, godetevi un pò di belle parole che ve le siete proprio meritate!
Cominciamo con l'Ari, la più giovincella del trio che con un bel 109 s'è portata a casa la laurea triennale in Comunicazione Interculturale per la Cooperazione e l'Impresa. Il voto può sembrare una piccola beffa ma è il massimo a cui potesse aspirare tenuto conto della media, ed in ogni caso mi sembra un signor voto, ben 26 punti sopra il mio come non ho mancato di farle notare! Questa è stata la laurea che più di tutte ho vissuto in prima persona io stesso: le gioie e le difficoltà dell'Erasmus, le frustazioni date da materie astruse (vedi Statistica), il tirocinio, l'accumulo di stress pre-laurea, e mille altre cose ancora. Ma ciò che ho fatto realmente è stato solo assistere con meraviglia crescente ad una persona che non si rende conto di avere un enorme potenziale dato da un'incrollabile forza di volontà e da una grande intelligenza, e che si nasconde dietro una maschera di umiltà che la rende una persona ancora più eccezionale. Congratulazioni davvero Ari, so per certo che questa è solo la prima di molte grande soddisfazioni che la vita di darà. :)
Ma le sviolinate non finiscono qua, e se avete problemi di carie contattate al più presto il vostro dentista perchè di miele ne scorrerà ancora a fiumi.
Passiamo ora al Ghido, il Dottore in Medicina con la ragguardevole votazione di 108. Strepitoso, semplicemente strepitoso. Non finirò mai di stupirmi di questo ragazzo che ho imparato a conoscere come un mezzo cazzone (in senso buono eh!) ad Agraria per poi vederlo crescere e maturare ogni istante di più. Ricordo il giorno in cui mi disse che voleva iscriversi a Medicina, poco dopo avermi "battuto" nella votazione finale delle superiori (94 contro 92): fui fiero di lui e nonostante qualche incertezza iniziale sono sempre stato sicuro dentro di me che ce l'avrebbe fatta. Bene, ora quel giorno è arrivato, il Ghido con quel gigantesco neo sulla guancia, il Ghido delle prime note di Rock'N'Roll, il Ghido fratello "gemello" del reparto ritmico, ora è Dottore. Non puoi immaginare quanto sia orgoglio di te vecchio mio. E grazie per i ringraziamenti nella tesi, mi hai profondamente commosso.
Infine, ultimo ma non ultimo, viene il mio Granello di Montalcino. Dottore Magistrale in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio, con un bel 102. Ci vuole quasi un quarto d'ora per dirlo, ma se lo merita o no? Dei tre, è quello su cui avrei scommesso ad occhi chiusi anche un milione di euro ed ovviamente non mi ha deluso neanche un pò. Una certezza nello studio ed una roccia nell'impegno nonostante continue piangine: si lamenta di essere un pigrone, ma metterei la firma per essere pigro la metà di quanto lo è lui! Come ti scrissi nei ringraziamenti della mia tesi, sei stato e sempre sarai come un fratello per me, spero di esserti stato altrettanto utile nel raggiungimento dei tuoi obiettivi universitari. Congratulazioni davvero. Ora però basta scuse, si inizia a lavorare pelandroni!