sabato 9 aprile 2011

SLF amarcord





Come ricordava Dario qualche giorno fa, sono già passati tre anni da quell'indimenticabile serata in cui undici ragazzi poco più che ventenni realizzarono forse il più grande evento privato mai organizzato a Cremona. Sto parlando del Segui La Freccia, naturalmente.
E non esagero a definirlo come l'evento privato più grande mai organizzato nella piccola città del torrone e del Torrazzo perchè, nonostante l'assenza di numeri ufficiali, vennero venduti circa 750 biglietti ed è realistico conteggiare almeno un centinaio di "imbucati" (principalmente si trattò di gente con biglietti falsi). Sto parlando quindi di una festa con 850 persone, organizzata da 11 persone: come se ognuno di noi avesse predisposto un piccolo party da 77 persone. Continuiamo con i numeri? Mi giunse più di una volta all'orecchio la voce che qualcuno fosse convinto che noi avessimo fatto su un bel gruzzoletto dal SLF; ebbene, considerando che le spese sfiorarono quasi i 4 zeri (!!!) riuscimmo a racimolare poco più di cento euro a testa, a seconda delle quote iniziali di investimento (ebbene si, ci fu anche quello, una suddivisione iniziale in quote!).
L'inizio della storia fu semplice, lo ricordo come se fosse ieri. Incontrai Dario in aula studio del politecnico durante un intervallo di lezione e lui mi disse di avere un idea (alla Martin Luther King): organizzare una festicciola per 100-150 persone, la location era ancora da decidersi ma la più probabile era una palestra dello Zaist che affittavano per compleanni e cose del genere. Perchè si rivolse a me per primo? Ancora dopo tre anni non lo so. Forse perchè avevo un gruppo e poteva interessarmi organizzare un evento che potesse essere in qualche modo "pubblicitario" per gli ormai defunti Stramonium, o forse sono solo capitato nel posto giusto al momento giusto, come si suol dire. Fatto sta che l'idea mi incuriosì, saltammo entrambi la rimanente parte di lezione e dalla prima chiaccherata ne risultarono proposte interessanti: una di queste fu quella di coinvolgere Enzo, principalmente perchè esperto nella preparazione di eventi ed amico con circa mezzo mondo.
Quell'atto, secondo me, fu come gettare benzina sul fuoco.
L'idea del SLF crebbe in maniera esponenziale coinvolgendo altre otto persone per poter sostenere i costi e crebbe l'efficienza dell'apparato organizzativo; iniziarono le riunioni per decidere la location, che intrattenimenti proporre, che consumazioni offrire (ah, l'open bar!), quanto far pagare; poi ci furono i file excel con la contabilità per tener d'occhio le spese che crescevano ogni giorno di più e per tenere d'occhio quel limite di persone che ci avrebbe garantito di non smenare dei soldi nell'impresa (550, un enormità!); ci furono un'infinità di decisioni da prendere e mille votazioni (grazie a dio eravamo dispari!); ci fu ansia e preoccupazioni (ricordate ragazzi la situazione dei biglietti venduti a tre giorni dal SLF?). Ma alla fine tutto filo liscio (o quasi) ed ora posso guardare al passato con soddisfazione poichè il SLF fu una grande festa.
Un piccolo aneddoto per i non addetti ai lavori riguarda la scelta del nome; fu una delle prime esigenze che emersero dalle riunioni, ricordo bene. Serviva un nome per la festa che fosse accattivante e diverso dal solito, e la proposta che alla fine vinse il ballottaggio fu proprio quella di Enzo, Segui La Freccia. Per capire il perchè si doveva tornare indietro di qualche anno, ad un party imbastito da Enzo in casa propria che sfociò in un orgia pazzesca di gente ... il motivo? Dei suoi amici disseminarono Piadena e dintorni di cartelli con una bella freccia da seguire, per arrivare a casa di Enzo, e la gente lo fece! E fu quello il vero primo Segui La Freccia, l'antenato della festa che anni dopo riproponemmo noi (con ben altre proporzioni però!).
La scelta del nome fu uno dei tanti dibattiti che si susseguirono per quasi 4 mesi fra gli undici soci organizzatori che erano a mio avviso suddivisi in due partiti: i Razionali ed i Creativi. Nel primo partito c'eravamo io, Sine, Cremo, Ale, Pippo ed il Tiuz; nel secondo c'erano Dario, Enzo, Garo, Gio ed Abbia. I "Creativi" erano il cuore del gruppo, sfornavano mille idee ad ogni riunione e 999 si rivelavano irrelizzabili, ma senza il loro entusiasmo ed -appunto- la loro creatività non ce l'avremmo mai fatta. I Razionali invece erano la mente, quelli che stavano con i piedi per terra, che smorzavano i toni ma senza la loro praticità saremmo stati sommersi dalle spese e probabilmente indebitati fino al collo.
La ricetta si rivelò perfetta ed i risultati lo dimostrarono. Una location splendida, il Relais Convento alle porte di Cremona. Intrattenimento ben organizzato e variegato, con prima io ed i fù Stramonium a produrre del buon rock e poi Ale ed il reparto Dj a far ballare la gente. L'open bar fece la sua porca figura e lo si potè facilmente capire dall'elevatissimo numero di persone ubriache barcollanti per le sale a fine serata. Insomma fu un successo.
E per questo successo mi voglio congratulare, anni dopo, con tutti gli organizzatori e soprattutto con la persona che ebbe quell'idea originale e che più di tutti si sbattè per realizzarla: bravo Darietto!

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