martedì 4 agosto 2009

Il diario del Voivoda: riallineamento


Si parte da giugno.
Studio. Lavoro. Studio. Lavoro. E il decidere che fare della mia vita. Decidere cosa fare con il lavoro. Rinnovo o no. Rinuncio subito o aspetto. Il mio futuro lavorativo in ballo. Temporeggio come sempre, indeciso come mio solito. Poi alla fine decido di rimanere, per ora.
Serate con gli Stramo e la prima volta di Violetta in concerto. Arianna in Italia. Tre ore di sonno e poi via, di corsa a Mantova per fare rock in una scuola. Il sogno di quando ero un ragazzino.
Piazzetta con gli amici, venerdì sera. Di nuovo Arianna, il sabato. Terme, acqua bollente e risate. Sorrido tanto che quasi mi fanno male le guance. Ma dura poco, come al solito.
Perciò via l'Arianna, si ritorna alla routine. Lavoro. Studio. Lavoro. Studio.
Cena per sobri. Pasta, torte salate e brioscine. Vino rosso, birra e Zibibbo. Grappa serba alle erbe e due folli che se ne sparano 5 bicchieri. Morti entrambi. Chi in strada, chi in casa mia. Il destino delle Cene per sobri.
Programmo, progetto di Informatica B, 27. Meno due. Reti logiche, fatto benino. Due settimane d'ansia. Weekend con gli Stramo fra Torre e Belforte, con i Reali. Poi il voto, 23. Meno uno. Studio. Lavoro. Studio. Lavoro. Studio. Esame di nuovo, l'ultimo. Un calcio in culo e via, finiti. Sono libero dal giogo, libero dall'ansia. Gli esami nella vita non finiscono mai, ma quelli del Politecnico di Milano li ho finiti, eccome.
Di nuovo Arianna. Orio al Serio, Mirapuri. Tende, campeggio, pasta e caffè sul fornellino da campo. Michel Montecrossa e Lucky, un fighetto pizzettato con l'accento di Milano e mezzo metro di criniera. "Vedrai che prima o poi me la darai". Stringhi e le due torinesi. Il Mottarone, in settuplice copia. La birra San Miguel. Le cartine contate. I Vortice di Nulla, Dash & Dixan. Il Bando che ci saluta, ma con stile. Un siciliano e il suo fottuto telo cerato. La pioggia, l'alzarsi per far pipì, il dormire in macchina, tre ore. Lo svegliarsi e tornare a casa. Gnocchi, sonnellino, doccia, amore, Crema, Emergency, yogurt.
E si ricomincia la routine, ma senza studio. Lavoro. Tesi. Lavoro. Tesi.
C'est la vie, la meravigliosa vie!

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