giovedì 24 maggio 2012

Everybody lies


Possibilità di spoileraggio. Minima, ma la possibilità c'è.

"It me fa pippa!"
Everybody lies.
La frase topica del personaggio più misantropo, astruso e geniale della tv è una verità assoluta, una di quelle cose che, se tenute sempre a mente, aiutano molto nel giudicare le persone o nel valutare le situazioni che ci si presentano davanti ogni singolo giorno.
Questo, dopo otto anni, è il messaggio che più m'è rimasto impresso guardando House: tutti mentono.
Per otto anni mi sono stupito ed entusiasmato davanti alle trame fitte di bugie, da parte dei pazienti come da parte dei personaggi; sia chiaro, non è questo la linea guida di un episodio standard di House, ma la bugia è il perno che fa girare tutta la giostra perchè c'è sempre, onnipresente, sia che sia detta a fin di bene sia che sia per coprire verità scomode.
Tutti mentono in ogni momento, ed House lo sa fare meglio di tutti, fino all'ultimo, per fregarti ancora una volta prima del grande addio.
L'ultima puntata di House, a chiusura di otto stagioni sempre ad altissimo livello di tensione, chiude in realtà un ciclo di tre-quattro puntate che, da qualche settimana a questa parte, ci stava conducendo tenendoci per mano verso un finale drammatico dal punto di vista umano.
Molti dei personaggi principali "storici" si erano già persi per strada nell'ottava stagione: la Cuddy, direttore/amore di House, non si vede completamente per tutta la stagione e, questo va detto, è un assenza che si sente; Cameron anche lei dispersa (salvo comparire nel gran galà finale di tutti i personaggi di House) anche se il suo personaggio, secondo me, si era già esaurito dalla terza stagione; Foreman si defila andando a ricoprire il ruolo di direttore dell'ospedale, e pur rimanendo presente nella trama, incide poco. Rimane sino alla fine della stagione il solo Chase, il mio personaggio preferito dopo lo Zoppo, forse perchè quello più vicino al modo di fare e di pensare di House, nonostante le tante ingenuità e debolezze mostrate nel corso della trama (o forse proprio per questo?).

Mmm ... so sexy
E Wilson?
Wilson, spalla storica di House, il Watson dello Sherlock col bastone, è una mazzata al stomaco che ti arriva nelle ultime puntate e regala una sfumatura realistica, per la sua durezza, che impreziosisce ulteriormente la serie.
Non a caso la penultima puntata, incernierata sul dualismo House-Wilson, è la migliore di sempre a mio avviso, anche meglio dell'ultima.
Anche se l'ultima, diciamocelo, è una puntata che chiude alla perfezione House. Dopo averci spiegato alla fine della prima serie il perchè del suo continuo soffrire ed aver visto un degrado umano progressivo (anche se non lineare) del personaggio, finalmente si arriva all'introspezione totale, allo scavare nelle paure più grandi, all'accarezzare l'idea più proibita per una  mente razionale come quella di House: quella di mollare, di cedere, di schiantarsi.
'Everybody dies' è il titolo dell'ultimo episodio, una scomoda verità umana al pari delle onnipresenti bugie, come dicevamo prima.
E quindi, appunto, everybody lies.
Addio dottor House!


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