venerdì 13 gennaio 2012

Vacanze di Natale

Eccoci qua, con un altro anno caricato sulle spalle dell'umanità, intenti a consumare gli ultimi sgoccioli di tempo prima della fine del mondo. Non volevo scadere anch'io nella banalità di questa storiella sull'imminente giorno del giudizio ma la teatralità di un countdown del genere è innegabile, ed almeno un accenno in una frase d'apertura decisamente lo merita.
Comunque il 2011 è andato e come al solito mi ritrovo qua all'inizio di un nuovo anno per fare un piccolo riassunto; solo che stavolta ho deciso di stare nel breve termine, raccontando un pò delle intense vacanze natalizie che ho trascorso in compagnia dell'Ari e degli amici.
Si può dire che tutto sia cominciato con la tanto agognata assunzione a tempo indeterminato: dopo quasi tre anni, passati a rincorrere i deliri di medici per cui l'informatica ha la stessa credibilità dell'alchimia nel XX secolo oppure trascorsi in tempi più recenti nella città dall'aria più salubre d'Italia (non parlo di Trento, sciocchini), ecco arrivata la (credo) giusta ricompensa per tanti sforzi nel cazzeggiare e nel evitare abilmente lavoro e responsabilità.
Ringalluzzito da questa buona nuova ho potuto iniziare con il piede giusto le due settimane di ferie, una vera chicca, una cosa che non succedeva dal periodo di studi accademici.
La scaletta prefissata ha previsto una settimanella scarsa di forte cazzeggio casalingo (in cui l'acquisto dell'xbox s'è rivelato determinante), altalenato con abbondanti rinfreschi natalizi dove ha spiccato il pranzo di Natale in cui la famiglia Bandini ha cercato di farmi uccidermi ingozzandomi come un anatra; poi è seguita una cinque giorni enogastronomica nella splendida Toscana, dove anche lì s'è mangiato poco (soprattutto a Capodanno: non ricordo di aver mai avuto lo stomaco così gonfio, credevo di esplodere!); a seguire tre giorni sulle piste da sci in compagnia degli amici per smaltire un pò i chili con della sana attività fisica. Mi rendo conto solo ora però che, pur essendo uno splendido programma, rifinito dei dettagli, aveva un grosso problema di fondo: l'ordinamento.
Sono infatti partito con del relax assoluto, per passare a delle discrete sbronze a base di Nobile di Montepulciano e Vin Santo, andando a chiudere con i 26km di piste del giro del Sellaronda. Morale della favola, son tornato al lavoro quasi più stanco di prima, ma se non altro col morale alle stelle.

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