giovedì 17 marzo 2011
Grazie Italia
Sono solo sul treno delle 10e20 che parte da Milano Centrale per arrivare a Cremona. E' festa oggi, è il 150° anniversario dell'unità d'Italia, e quindi dopo una serata di bagordi in via Bonnet mi appresto a tornare a casa per godermi un bel weekend lungo.
Dopo una corsa estenuante per non perdere il treno, trafelato mi siedo ed inizio a fissare con occhio un pò vacuo (dannato Campari!) i palazzi di Milano che mi scorrono davanti mentre la locomotiva si appresta a lasciare la città.
Per quanto imballata -o forse proprio per questa ragione!- la mia mente non impiega molto a notare che, anche dopo parecchie centinaia di metri, ancora nessuna bandiera italiana ha fatto capolina alla mia vista e la cosa mi intristisce. Mi intristisce perchè amo da morire questo paese ma spesso piange il cuore nel vedere come viene ridotto, anche quotidianamente, da truffatori, da imbroglioni, da opportunisti, da incivili, e chi più ne ha più ne metta. E non vedere nemmeno una bandiera per me diviene sintomatico di quanto anche il resto della gente sia stanca e disinteressata all'Italia, perchè tante volte ci ha promesso cose che poi non sono arrivate, ci ha fatto costruire sogni che poi si sono infranti come onde sugli scogli della dura realtà.
Il treno va avanti comunque, perchè non è certo il mio umore a portarlo a correre, finchè ad un certo punto finalmente vedo una bandiera che spunta da un balcone, un pò orgogliosa ed un pò timida, e sembra quasi che voglia nascondersi; certo, cos'è una bandiera sola in tutta Milano? E' comunque molto triste, penso.
Ma ecco che ne spunta un altra, e subito dopo un altra ancora. Una quarta, una quinta bandiera. Via via che il treno accelera sempre più rapido ed i palazzi sfrecciano davanti ai miei occhi le bandiere fanno capolino, sempre più in numero e sempre più orgogliose di ribadire che siamo una nazione. Quando arriva la decima sento un tuffo al cuore -di sollievo- e smetto di contarle, anche se quel bel tricolore continua imperterrito a colorare la grigia mattinata uggiosa di Milano.
Quello che ho visto stamattina è secondo me la rappresantazione di ciò che è l'Italia e delle persone che ci vivono: paura e sconfitta, ma anche orgoglio e capacità di risorgere dal niente.
Siamo italiani, siatene sempre fieri!
E nonostante tutto, grazie Italia!
ps: un plauso davvero grande lo merita Gio che ieri notte, neanche lucidissimo, s'è preso comunque 2 minuti legare ed esporre orgoglioso dal nostro balcone il Tricolore!
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