giovedì 16 febbraio 2012

I giullari di corte ed i Ministeri al Nord


Oggi vi racconto una favola. Forse ho spoilerato un pò troppo già nel titolo; avrei dovuto essere più fumoso per mantenere un alone di mistero ed catalizzare l'attenzione dall'inizio alla fine. Beh pazienza, sono sicuro che la bellezza della fiaba accontenterà comunque anche il lettore più difficile.



 I giullari di corte ed i Ministeri al Nord


Prendo in prestito questa splendida immagine di Makkox, seguitelo su Il Post che merita.

C'era una volta (non si può evitare l'incipit classico, sennò che favola sarebbe?!) un Regno più lungo che largo, più alto che altro, ed un Re che governava con intelligenza politica, amore per il popolo, interessi per la crescita del paese e grande senso della giustizia e dell'equità[citazione necessaria] assieme alla sua corte composta perlopiù da giullari e saltimbanchi.
La capitale di questo Reame magico, invidia di tutte le vicine nazioni grette e corrotte, era al centro esatto del paese da tempo immemore, distante dall'estremo Nord quanto dal punto più lontano nel profondo Sud; questa cosa però non piaceva ai giullari del Re che venivano tutti dal Nord, dalla cittadina celtica di Sucate (celebre per ospitare una splendida moschea). Ed i giullari erano invero potenti e controllavano il Re, poichè nel Regno la risata e le pagliacciate erano tutto agli occhi della popolazione, e nessuno sapeva far ridere quanto loro. Per questo motivo il Re era costretto ad accontentare ogni richiesta dei giullari che, come in un mondo al contrario, anzichè sottostare agli ordini del padrone costringevano il sovrano ad accontentare le idee più bizzarre per continuare a far ridere la gente comune.
Venne dunque il giorno in cui i giullari andarono dal Re e gli dissero: <<Buongiorno Sire! Siamo qui per reclamare ciò che è giusto>>.
<<E cosa, di grazia, ritenete non giusto nel Reame?>>, rispose il Re.
<<La distribuzione del potere! Tutti i Ministeri del Regno sono qui, nella capitale, e noi vogliamo invece che Sucate abbia più importanza. Vogliamo i Ministeri al Nord>>, chiosarono in coro i giullari.
Il Re li guardò perplesso (anche perchè non era esattamente uno sveglione) e disse loro: <<Non capisco. I Ministeri devono stare nella capitale perchè essa è equidistante da tutti i confini del regno ed è sensato che sia così. Che capitale sarà mai senza Ministeri?>>.
<<A noi questo non importa>>, risposero allora con determinazione. <<A noi importa far ridere, e nulla farebbe ridere di più la popolazione se non spostare i Ministeri lontano dalla capitale>>.
<<A me pare proprio un idea bislacca, ad essere sinceri>>.
E loro chiusero il discorso dicendo: <<Sposta i Ministeri al Nord oppure ce ne andremo, ed a quel punto sai che perderai il Regno perchè la gente non ti amerà più e non ti seguirà più>>.
Il Re allora dovette cedere al ricatto per poter continuare a governare con saggezza e giustizia[citazione necessaria] ed i giullari vinsero la partita.
Ci fu così una grande festa a Sucate ed i giullari in pompa magna esultarono per la loro città e per l'importanza che le avevano assegnato. Per giorni e notti ci fu festa a Sucate, anche se nel resto del Regno in pochi festeggiaro.
La popolazione si era infatti stufata di queste continue bizze dei giullari e si era stancata anche del Re che accontentava troppo le loro richieste inverosimili. Si sa che la gente è lunatica e così un bel giorno, il Re e la sua corte si ritrovarono destituiti a furor di popolo ed un nuovo Re, noioso perchè non attorniato da giullari, salì al potere. Ma alla gente del Reame andava bene poichè si era proprio stufata di ridere.
Così il nuovo Re iniziò a lavorare, con serietà ed impegno, a risistemare tutte le pagliacciate sparse qua e là per il Regno dalla vecchia corte. Ed una delle prime cose che andò a sistemare fu proprio la questione dei Ministeri, che vennero riportati nella capitale con grande rammarico dei padroni di Sucate.
La storia finisce qua e purtroppo come avete capito finisce in modo triste poichè il Regno adesso era in mano ad un Re che voleva fare solo il Re, e non il cabarettista. Ma alla gente stava bene poichè più nulla gli importava di ridere.
A me però importa eccome, e la notizia della chiusura dei Ministeri al Nord mi fa ridere eccome.




Storia frutto dell'immaginazione dell'autore, fatti e riferimenti a cose e persone sono puramente casuali.

1 commento:

  1. che scarsa fantasia questo favellatore.
    Basta sostituire "Re" con "Cialtrone" e "Regno" con "La figa".
    Se favellava la fava sarebbe stato favoloso.

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